La scarpaccia:

3 ricette in Versilia

Estate. Tempo di zucchine. E noi in Versilia abbiamo una lunga tradizione culinaria che ci lega a questo ortaggio. La scarpaccia. Un nome che a voi forse non dirà niente, ma qui in Versilia può essere motivo di accese discussioni sulla sua paternità. Vi starete sicuramente chiedendo di che cosa stiamo parlando e noi abbiamo scritto questo articolo per raccontarvi quello che si nasconde dietro la parola scarpaccia.

Le origini del nome e la storia della scarpaccia

Partiamo dalle origini del nome. Il suffisso -accio/accia in italiano indica qualcosa di negativo e peggiorativo, ma niente è più lontano dalla verità in questo caso. La scarpaccia che sia dolce o salata, con le uova o senza, è una preparazione deliziosa a base di zucchine.

Sull’origine del nome ci sono varie teorie: c’è chi lo fa risalire addirittura al 1300, al tempo di Castruccio Castracani, quando trovandosi in Val di Roggio, dove possedeva il castello di Colognora, e trovandosi a corto di cibo si rivolse ai contadini della zona che poterono offrirgli solo zucchini, farina e qualche uova. Castruccio ordinò all’addetto alle vettovaglie di mescolare gli ingredienti ricevuti e cuocerli sul fuoco. Nacque così un piatto povero e di poco valore come una scarpa vecchia, una scarpaccia.

Un’ altra fonte sostiene che il nome sia da ricollegare alle caratteristiche del piatto: sottile e croccante come una scarpa vecchia, una scarpaccia appunto.

Ma quali sono gli ingredienti della scarpaccia?

La base è uguale per tutte e tre le ricette che abbiamo in Versilia: zucchine, fiori di zucca e farina di grano. Le similitudini tuttavia finiscono qui, perché a Viareggio si aggiungono anche uova e zucchero trasformandola in un dolce soffice a base di zucchine, a Massarosa uova, formaggio e basilico rendendo la scarpaccia una sorta di frittata cotta al forno, a Camaiore si aggiunge cipolla e pepe e si cuoce in forno finché non diventa croccante e forse è quella che per povertà di ingredienti e per aspetto si avvicina di più alla versione originaria.

Le Ricette

A questi punto è il momento di svelarvi le ricette.

Per la versione viareggina vi consigliamo vivamente la ricetta di Daniela Barutta che trovate sul suo blog la Dani Gourmet

Provate la ricetta della Dina per quella camaiorese.

Per la ricetta di Massarosa abbiamo per voi quella della Sig. ra Graziella che per anni ha servito la sua prelibatezza nella gastronomia del paese di Massarosa ed ora continua a sfornarla per i suoi familiari con la stessa ricetta.

Gli ingredienti: zucchine, cipolla, fiori di zucca, farina, uova, latte, basilico, sale, pele.

La preparazione: tagliate finemente le zucchine a rondelle, poi la cipolla e i fiori di zucca. Mettete tutto in una ciotola e aggiungete le uova, la farina e il latte in modo da avere un composto omogeneo e cremoso. Salate e pepate a vostro piacimento. (La tradizione prevede che la scarpaccia sia molto speziata).

Disponete l’impasto in una teglia che avrete precedentemente imburrato e adagiate le foglioline di basilico sulla superficie.

Mettete la teglia in forno e cuocete per circa un’ora a 180 gradi.

Buon appetito a tutti!!!!

…e scrivetemi la vostra versione di scarpaccia (se avete una ricetta familiare) o quale ricetta vi è piaciuta di più fra quelle proposte !

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