Eventi

UN GIOCO ANCHE PER ME 2018

UN GIOCO ANCHE PER ME 2018– I edizione Perché il gioco e il sorriso sono le medicine migliori per alleviare paura e stress dei bambini Sabato 10 novembre 2018 ore 10.45 presso l’Ospedale della Versilia È alla I edizione l’evento “Un gioco anche per me”: Sabato 10 Novembre 2018 ore 10.45 la consegna dei giochi presso l’Ospedale della Versilia, insieme al Sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto, a tutto lo staff del reparto pediatrico e al presidente dell’Associazione, Dott.ssa Elisa Petrucci. L’Associazione F.G. Petrucci rinnova il suo impegno verso i più piccoli e ha raccolto giochi nuovi e in buono stato per poterli donare al reparto di pediatria presso l’Ospedale della Versilia. Il diritto a dedicarsi al gioco (articolo 31) La Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia del 1989 afferma che i bambini hanno diritto all’istruzione (art. 28), al gioco, al riposo, al divertimento e a dedicarsi alle attività che più gli piacciono (art. 31). Due diritti di ugual peso e di ugual importanza. Per cui se le mattinate feriali e per nove mesi sono della scuola, i pomeriggi, i fine settimana e le vacanze dovrebbero essere dei bambini e dovrebbero decidere loro come utilizzarli. Non penso che il suggerimento debba essere di giocare solo e sempre con la palla, ma di utilizzare il tempo con una sostanziale libertà per fare quello che piace di più: esplorare, visitare, leggere, disegnare, fotografare, raccogliere oggetti e giocare fuori con gli altri. Ma tutto questo deve avvenire anche in un ambiente diverso da quello familiare, come quello ospedaliero. Il ricovero di un bambino rappresenta una brusca e spesso dolorosa interruzione della vita quotidiana, un improvviso venir meno dei propri punti di riferimento. In questa condizione il gioco e lo svago diventano dimensioni importanti per affrontare la malattia o comunque un allontanamento momentaneo dalla propria casa. Perché il gioco e il sorriso sono le medicine migliori per alleviare paura e stress dei bambini. “La vita è più divertente se si gioca.”(Roald Dahl)